Sono una donna molto socievole e amo le persone. Subito a prima vista. A meno che non siano antipatiche. Ma quando ero ragazzina non capivo la differenza tra simpatico e antipatico quindi mi piacevano tutte le persone che incontravo e delle quali diventavo amica.
Io ho sempre amato conoscere le persone e le loro storie. Nel mio piccolo paese le persone erano poche ma quelle poche le ho sempre amate.  Non ero pettegola, anzi non lo sono mai stata. E le pettegole non le ho mai prese in considerazione. Il chiacchiericcio non mi ha mai toccato. Anche adesso. Lascio sempre che le persone la pensino come vogliono. Io sono la sola a sapere le mie verità. Però  amo conoscere cosa c’è dietro alle persone, mi incuriosiscono le loro vite. Tra loro c’era questa signora sempre sorridente e gentile, di nome Laura. Era la moglie di Cesare, molto amico di mio papà. Cesare faceva il sacrista o sagrestano ovvero si occupava di tenere in ordine la chiesa, suonava le campane (all’epoca non erano computerizzate) e passava con un bastone al quale era attaccato un sacchetto per prendere le offerte. Quando la chiesa era aperta e operativa c’era sempre Cesare. Infatti il suo soprannome era da sempre Cesare il sacrista.

Non so come divenni molto amica di Laura la moglie. Una signora di una gentilezza unica. Sembrava una nobildonna dell’Ottocento tanto aveva modi affabili. Laura come lavoro cuciva i reggiseni. Aveva nella sala una specie di atelier pieno di stoffe, pizzi, coppe di reggiseni e una macchina da cucire. Lei li assemblava per farmi capire. Scusate ma i ricordi sono molto lontani quindi cerco di immaginare e ricordare ciò che posso. Il mio ricordo più grande è il profumo di stoffa che c’era sempre in quella casa. Io mi ero appassionata e andavo spesso a casa sua, quando entravo sentire quel profumo di stoffa mi faceva stare bene. Mi trovavo bene. Tra un cucito e l’altro lei mi parlava con quel suo modo dolce e gentile come se mi raccontasse sempre delle favole.
Io l’aiutavo magari facendo cose di poco peso visto che ero una bambina, ma cercavo sempre di fare del mio meglio. Magari mi chiedeva di mettere in ordine alcuni pezzi oppure di passarglieli così faceva più in fretta. A volte arrivavano anche altre persone e ci mettevamo a chiacchierare. Aveva anche un bimbo piccolo che teneva in una culla lì vicino e tutti insieme ce ne prendevamo cura. La cosa che mi rendeva più felice era quando mi regalava dei piccoli avanzi di stoffa. Per me erano come gioielli preziosi. Andavo a casa e li mettevo via con cura, come il regalo più bello del mondo.
Laura era affabile, sincera, onesta e buona. Tanto buona. Per quel periodo per me fu quasi come una seconda mamma. La consideravo quasi una signora di città dai suoi modi. Poi il tempo passò e come sempre ci si perde di vista. Gli anni passarono e venni a sapere che Laura si era ammalata. Forse una forte depressione, non so. Ma quando la vidi dopo tanto tempo di lei riconobbi solo il sorriso, dolce come sempre. La Laura con cui avevo condiviso lunghissime giornate di parole e pizzi non c’era più. Sembrava vivere una vita nuova, tutta sua. Lontana dal mondo.
Un vero peccato per una signora come lei, perché era davvero una signora. Qualche anno fa morì il marito Cesare e lei rimase sola sempre accudita dai suoi figli che ormai erano diventati grandi e vivevano in paesi diversi.

Oggi ho saputo che Laura ci ha lasciato e ho voluto scrivere questa storia perché lei è stata una persona importante della mia infanzia. Una persona che pur vivendo in un piccolissimo paese mi faceva, solo per poche ore, vivere in un atelier, come fossimo a Milano, magari in Via Monte Napoleone, magari da Valentino.

Arrivederci Laura mi spiace non averla più rivista. Ma il suo sorriso non lo dimenticherò mai.

Angela Megassini

#angelamegassini

@angelamegassini

 

 

 

 

 

2 commenti su “LAURA E LA LINGERIE”

  • Abbiamo appena letto “Laura e la lingerie”, il bellissimo ricordo della nostra cara Laura, che ci ha fatto conoscere cose nuove di lei.
    Le sue parole hanno fatto un piacevole ritratto di Laura, giovane ,serena e appassionata del suo lavoro!
    Grazie, complimenti per la sua sensibilità !
    Teresio e Marina , fratello e cognata di Laura

Rispondi a Marina Annulla risposta